Ormai Pasqua è alle porte e nelle cucine iniziano a sentirsi i profumi tipici di questo periodo. Ogni città d’Italia, ogni regione onora la Pasqua con dei dolci tipici, tradizionali, spesso molto antichi. I dolci di Pasqua in Italia sono tanti e hanno sapori e profumi diversi ma hanno anche radici comuni, ad esempio sono tutti simbolicamente dedicati alla rinascita, che sia quella del Signore o quella più legata alla terra, ai raccolti e alla primavera.
Dolci di Pasqua in Calabria
A seconda della zona in cui si producono, i dolci cambiano nome ma non differiscono nella sostanza. Che li chiamiate cudduraci, cuzzupe o gute, state parlando sempre dei biscotti calabresi tipici, che si preparano la settimana prima di Pasqua. A forma di cuore, di gallina o di pesce, qualcuno anche intrecciato, sono biscotti semplici, profumati di limone e vaniglia e ricoperti di palline di zucchero colorate. Immancabile la presenza delle uova intere. Ci sono poi gli ‘ncinetti, che sono biscotti glassati.
La tradizione Pasquale Abruzzese: la pupa e il cavallo
La tradizione abruzzese prevede che si preparino per Pasqua la pupa e il cavallo. Sono dei dolci antichi che si preparavano in occasione del fidanzamento ufficiale. Le famiglie si scambiavano questi dolci, che rappresentavano i futuri sposi, come simbolo di approvazione delle nozze. Sono poi diventati dolci di Pasqua, da preparare il giovedì Santo e da regalare ai bambini come simbolo di prosperità e amore. Entrambi sono completati da un uovo, simbolo di rinascita, in grembo, fermato da due strisce di pasta a forma di x, simbolo della croce.
La pasticceria Napoletana e campana, apprezzata ovunque
La pasticceria campana per le feste di Pasqua è apprezzata un po’ ovunque. Non è per niente difficile trovare una pastiera a Roma o a Milano. il dolce simbolo della Pasqua napoletana, la pastiera, subisce variazioni da zona a zona. La classica prevede il grano cotto nel latte, con strutto e scorza di limone ma, in provincia soprattutto e nel resto della regione si trovano molte varianti. Pastiera di riso, pastiera di pasta, fatta con i capellini, pastiera con la crema. Diciamo che paese che vai, usanza che trovi. Altro dolce tipico pasquale è il casatiello dolce, che ha in comune con molti altri dolci tradizionali la presenza delle palline di zucchero colorate.
Le scarcelle pugliesi, senza di loro non è Pasqua
In Puglia, senza scarcelle non è Pasqua. Si tratta di biscotti fatti con una pasta frolla all’olio e decorati con l’immancabile uovo intero. La forma più classica è quella a ciambelle, che simula un cestino, ma si trovano anche sotto forma di coniglietto, o colomba. Tutti rigorosamente ricoperti di glassa di zucchero bianca. Altro dolce tipico è la ciambella pugliese, che ricorda molto il casatiello dolce campano per la copertura con glassa bianca e confettini colorati. Se al nord la signora della Pasqua è la colomba, nel centro e nel sud Italia c’è una grossa varietà.
La tradizione pasquale emiliana
In Emilia Romagna la tradizione pasquale è vasta e varia. A Piacenza si prepara il Latte in piedi, quasi un antenato del creme caramel, è sempre stato utilizzato per festeggiare la fine dell’inverno. Particolarmente usato per le festività di Pasqua e del Corpus Domini, praticamente per le feste di primavera. A Parma la fa da padrona la torta Maria Luigia, dedicata alla Granduchessa Maria Luigia d’Austria, molto amata nel periodo del suo governo sulla città. Per gli amanti di cioccolato e nocciole è imperdibile!
A Reggio Emilia non si festeggia la Pasqua senza Zuppa Inglese mentre a Modena è tradizione tagliare la colomba di Pavullo. Una delizia a più strati, farcita di confettura di pere e mele, cn uva passa e pinoli. A Bologna, fin dal 1400 si prepara la torta di Riso, dalla consistenza morbida e adatta anche ai celiaci per l’assenza di farina. A Ferrara sono d’obbligo gli zuccherini di Pasqua, una tipica ricetta ebraica, mentre a Ravenna non si festeggia senza gialletti, dei biscotti di mais. Nel forlivese, si fa colazione, la mattina di Pasqua, con la pagnotta romagnola.












