Una bevanda inizialmente concepita come farmaco è diventata un’iconica miscela da sorseggiare in vari contesti, dal bar alla spiaggia o tra amici a casa. Una storia che accomuna Coca Cola e Gin Tonic.
Il Gin Tonic, il cui consumo oggi è dominante nelle serate dei giovani e che si è affermato come il drink più popolare nel dopo cena, ha avuto origine come rimedio contro la malaria tra il 1700 e il 1800. La prima versione di Gin Tonic che conosciamo oggi era inizialmente una pozione creata per proteggere i soldati inglesi impiegati in India. In occasione della Giornata Internazionale del Gin Tonic, esploriamo la storia affascinante di questa bevanda amata.
Le origini del Gin Tonic
Tutto ebbe inizio durante il periodo in cui la Gran Bretagna colonizzava e occupava l’India. Molti viaggiatori, coloni e soldati si ammalavano di malaria, una malattia diffusa in quelle terre. Era necessario trovare una cura o, meglio ancora, un modo per prevenirla. In questa storia, non solo gli inglesi, ma anche olandesi e spagnoli hanno svolto un ruolo cruciale.
Gli olandesi, infatti, sono considerati i precursori del gin. Già a metà del 1600 avevano creato una sorta di distillato a base di cereali e bacche di ginepro (le spezie erano un commercio olandese diffuso), chiamato jenever, soprannominato Dutch Courage, ovvero “coraggio olandese”, poiché veniva consumato dai soldati prima della battaglia. Questa bevanda può essere considerata un precursore del gin che conosciamo oggi, evoluto e sviluppato successivamente dagli inglesi, che lo ribattezzarono gin.
Nello stesso periodo, i colonizzatori spagnoli scoprirono che la corteccia dell’albero Cinchona in Perù poteva essere utilizzata come rimedio per la febbre, e iniziarono a importarla in Europa sia come cura che come prevenzione contro la malaria. Il principio attivo contenuto nella corteccia, il chinino, si rivelò un potente strumento nelle mani dei colonizzatori britannici per contrastare la febbre indiana. Tuttavia, la polvere di chinino era molto amara e difficile da ingerire, così gli ufficiali britannici in India la diluirono in acqua zuccherata. Nel 1794, il medico Johann Schweppe aggiunse anidride carbonica, convinto dell’utilità medica di questa miscela. Nel 2004, uno studio ha dimostrato che il consumo di almeno 500 ml di acqua tonica funziona come trattamento terapeutico. Inoltre, sembra che il composto alcaloide abbia proprietà antipiretiche, antinfiammatorie, analgesiche e digestive.
La ricetta perfezionata
Successivamente, il gin venne aggiunto a questa miscela di acqua tonica e chinino. Questo gin derivava dal jenever olandese e rendeva la bevanda più accattivante. In seguito, venne aggiunto il lime, utilizzato come fonte di vitamina C per prevenire lo scorbuto. Il risultato fu il celebre Gin Tonic.
Quello che era inizialmente un rimedio medico si rivelò così delizioso che conquistò rapidamente un vasto pubblico in Europa. Nel Regno Unito, il Gin Tonic divenne popolare non solo tra i militari e il personale medico, ma anche tra il pubblico in generale. La bevanda composta da una parte di gin e tre di acqua tonica conquistò perfino Winston Churchill, che la elogiò con queste parole: “Ha salvato più vite e menti di inglesi lui che tutti i medici dell’Impero”.
Il Gin Tonic ha conosciuto un successo innegabile nell’ultimo decennio, diventando una delle bevande più popolari. Se in passato i cocktail alcolici a base di succhi di frutta avevano il sopravvento nei bar e nelle discoteche, oggi il Gin Tonic è diventato il preferito di molti












